Cividini
Sul finire degli anni ’80 prende forma l’idea Cividini: una moderna maglieria in cashmere rivolta coraggiosamente ad un pubblico colto, in grado di comprendere un certo rifiuto dello slancio edonistico e consumistico del periodo e che guardi ad una moda non-volubile, non-effimera ma stilisticamente ricercata e di alto valore tecnico e qualitativo. Dunque la scelta di intraprendere la strada della purezza, della ricerca dei materiali pregiati, delicati e di un design rigoroso, minimale, capace di contrapporsi a tutto quello che era venuto prima. Un’intuizione, quella di Piero e Miriam Cividini, che in meno di un decennio ha portato questo marchio dalla ripresa delle tecnologie “delle mani” (così amano affettuosamente chiamarle), come quella delle maglie tubolari ad esempio, ad un successo commerciale forte delle scelte più audaci e di una clientela esigente ed indipendente dalle tendenze. Nel 1995 Cividini estende la sua collezione al Prêt-à-Porter, presto presente sulle passerelle di Milano Collezioni (‘97-‘98), senza mai abbandonare la sua filosofia originaria bensì confermando il medesimo rigore stilistico, la purezza delle linee e la medesima ricerca di materiali e tessuti pregiati quali la seta, il lino, il cashmere che l’hanno reso grande. Saranno la stessa incessante esigenza di sperimentazione, la voglia di ricercare lavorazioni e tecniche abbandonate, particolari, spesso anche costose e la necessità di uscire dagli schemi più consueti della moda gli ingranaggi del motore creativo innescato dagli ideatori di Cividini. Una coppia nella vita oltre che nel lavoro, costituita da due figure autonome in termini creativi e intellettuali ma indissolubilmente legate sotto ogni aspetto professionale: da un lato Piero, dalla formazione artistica ed un passato da studente di ingegneria, quasi per caso imbattutosi in questo lavoro, oggi responsabile della strategia del marchio e delle relazioni esterne, dall’altra Miriam, formatasi professionalmente presso le maison di Armani, Versace e Valentino, responsabile creativo di Cividini. La collezione Cividini, interamente realizzata in italia, è legata indissolubilmente a tecniche lavorative artigianali quali garanzie imprescindibili del valore intrinseco di ciascuno dei loro capi. Il marchio guarda oggi al completamento di un concetto di life style che passi attraverso tutta la declinazione dell’accessorio: dalle scarpe realizzate a mano, alle borse e le cinture lavorate artigianalmente, fino alle sciarpe “realizzate su antichi telai a mano” tinte tye and dye e addirittura “aerografate”. Elementi che interpretino la femminilità cerebrale e sottile di una donna dal gusto essenziale ma al contempo sofisticato.
It was in the late ‘80s that the Cividini idea took shape, the idea of modern cashmere knitwear boldly addressed to demanding clients, who could understand the brand’s refusal of those days’ trends based on consumeristic self-indulgence and its liking for permanent, long-lasting, yet sophisticated quality fashion. An attitude that involved the choice of simplicity in style, the search for delicate, precious materials, the creation of rigorous, minimalist designs capable of counteracting all previous trends. In less than a decade Piero and Miriam Cividini’s intuition has led the brand to the rediscovery of handcrafting techniques (as they fondly call them), that of tubular knitwear for example, to the great success also due to the owners’ bold choices, and to the favour that their demanding, trend-free clients have granted them. In 1995 Cividini extended their collection to ready-to-wear items which soon appeared on the catwalks of Milano Collezioni (’97-’98), an enriched collection that, far from being a departure from their original philosophy, embodies the consistency of their style, the simplicity of their lines and the use of silk, linen, and cashmere, the materials that have made the brand outstanding. Cividini’s creative impulse is the outcome of their endeavour to surpass conventional trends in fashion, of their endless need for experiment, and of the employment of special techniques and treatments now in disuse. A good match both in life and at work, the couple have very similar professional views but are autonomous from a creative and intellectual standpoint. A former engineering student with an artistic background, Piero came across this job almost by chance and is now entrusted with the brand’s strategy and relationships, whereas Miriam, who was apprenticed to Armani, Versace and Valentino, is the Cividini creative manager. The fact that each item in the Cividini collection is entirely hand-made in Italy is a guarantee of their value. The brand is now on its way to achieve a life style concept with a wide range of accessories: from hand-made shoes, bags and belts to the air-brushed, tye-dyed scarves made with ancient looms. A concept that can suit a woman’s subtle and intellectual femininity as well as her essential yet sophisticated taste. To design apparently ‘commonplace’ garments for ‘special’ women who can find all ‘special’ details in ‘commonplace’ things.